Sostenibilità
La pelliccia è naturale, bella e durevole: se trattata con cura resterà in condizioni ottimali per molti e molti anni. A differenza di altri materiali del settore tessile, i capi in pelliccia possono essere tagliati nuovamente e trasformati seguendo l’evoluzione della moda. La pelliccia è uno dei pochi capi di abbigliamento che vengono tramandati e spesso utilizzati da due o persino tre generazioni.
La pelliccia sintetica invece è generalmente costituita da derivati del petrolio, una risorsa non rinnovabile. La produzione, il trasporto e lo smaltimento delle sostanze petrolchimiche può causare importanti problemi ambientali. Come altre materie plastiche, questi materiali non si decompongono facilmente e restano nelle discariche per secoli.
2/3 di tutti gli animali europei allevati per la loro pelliccia sono utilizzati al 100%
La preparazione, la concia e la tintura delle pelli sono procedure non aggressive che devono preservare la qualità del pelo e la robustezza della pelle.
I principali agenti chimici utilizzati sono prodotti relativamente comuni quali: sale da cucina, acqua, sali di alluminio, soda, segatura, amido di mais, lanolina e altre sostanze naturali. I controlli per la tutela dell’ambiente garantiscono che non ci siano effluenti nocivi.
Il commercio delle pellicce mira all’utilizzo completo dell’animale. In Europa ad esempio questo riguarda quasi il 70% della produzione di pellicce, con l’obiettivo di arrivare al 100%. Agnellino, persiano, capra ma anche visone usato per carne di seconda scelta sono alcuni esempi di animali che vengono totalmente utilizzati per produrre cibo.
Inoltre si tende a scartare sempre meno del animale utilizzandolo per produrre benzina ecologica, energia rinnovabile e anche cemento.
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STANDARD E REGOLAMENTI
L’industria delle pellicce è fortemente regolamentata, molto più di quella alimentare: dal benessere degli animali negli allevamenti, all’utilizzo di metodi di cattura che non causino inutili sofferenze e all’uso di sostanze chimiche nella lavorazione delle pelli.
Il benessere dell’animale è la prima priorità per l’industria delle pellicce. Gli allevamenti sono oggetto della legislazione nazionale o regionale che prevede parametri del benessere animale basati sulla ricerca scientifica indipendente. Vengono quindi regolamentati fattori quali: la tutela dell’animale, lo stato di salute e la stabulazione, l’accudimento, l’accesso al cibo e all’acqua, la dimensione delle gabbie, il trasporto e l’eutanasia. regole molto più severe rispetto a quelle adottate per gli animali allevati esclusivamente per l’industria del cibo, come cavalli, mucche, maiali, o polli.
In Nord America e in Russia, principali produttori di pelli provenienti da animali selvatici, gli animali da pelliccia sono catturati o cacciati secondo standard internazionali e nel rispetto di rigide quote stabilite dagli organi governativi o dai singoli stati a tutela dell’ambiente, che hanno lo scopo di mantenere le popolazioni a livelli sani per la salvaguardia degli ecosistemi.
Il commercio internazionale delle pellicce sostiene pienamente la convenzione CITES che protegge le specie animali in pericolo. L’International Fur Federation (IFF) è da tempo un membro con diritto di voto dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura www.iucn.org
Tutti i membri dell’IFF hanno volontariamente aderito ad un codice di condotta internazionale:
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QUALITÀ DELLE PELLICCE LAGORI
L’acquisto di un capo in pelliccia costituisce un investimento di natura economica e affettiva; in quanto tale dovrebbe garantire una durata pluriennale. Per questo è necessario partire da pelli di altissima qualità.
Essendo un materiale naturale, la qualità della pelliccia testimonia il modo in cui essa è stata prodotta. Un’ottima qualità deriva semplicemente da un alto livello di benessere dell’animale: da animali sani e ben tenuti si otterranno le pellicce migliori.
E le pellicce migliori offrono un’incredibile esperienza visiva e tattile.
La qualità della pelliccia si misura in funzione di numerosi fattori quali: densità del sottovello, densità e lunghezza dei peli di giarra, setosità al tatto e robustezza dei peli stessi.
Le pelli sono classificate da ispettori altamente qualificati, sulla base di una serie di parametri specifici:
tipo di pelliccia, sesso, dimensioni della pelle, colore, qualità e tonalità (clarity).